Batterie Nucleari pare sia possibile !

Avevamo tentato di valutare le possibili alternative alle batterie al litio nell’ultimo articolo  , è di questi giorni la notizia che una società cinese ha già pronte per il mercato batterie nucleari , pare proprio che finalmente abbiano trovato il modo di rendere accessibili al mercato queste batterie fantastiche.

E’ molto interessante l’approfondimento della dottoressa Maria Letizia Terranova pubblicato su energyUpTech il 1/12/2022 , da cui si comprende bene lo spettro di applicazioni attuali e possiamo immaginare anche il futuro potenziale.

 Immaginiamo un drone impollinatore che potesse lavorare a ciclo continuo senza preoccupersi della ricarica , oppure un drone adibito alle consegne , o semplicemente un telefonino senza necessità di ricarica, fino a una mobilità elettrica su larga scale addirittura con voli e rotte navali  intercontinentali.

Certo è che se il genere umano non si autodistruggerà con la mania fratricida di fomentare odio e guerre , nel prossimo futuro potremo assistere a una vera rivoluzione tecnologica .

Intanto appreziamo lo sforzo fatto dalla società BetaVolt che quasi pronta ad  immettere sul mercato batterie elettrica nucleari con durata garantita di 50 anni.

Esistono attuali alternative alle batterie al litio ?

Fonte:  https://circularity.com/batterie-al-litio-alternative/

Sappiamo tutti che il futuro dell’energia è nelle energie rinnovabili.  Nel 2020 sono state la fonte di energia più economica al mondo.  Ma come immagazzinare tutta l’energia che producono?  Non c’è sempre il sole e non c’è vento 24 ore su 24, quindi abbiamo bisogno di riserve. Abbiamo bisogno di batterie migliori. Finora, la soluzione dominante è stata quella delle batterie al litio.

Il problema del litio è che la sua estrazione inquina ed è causa di sfruttamento. Inoltre, le batterie al litio possono esplodere e non durano abbastanza. Infine, avremo bisogno di molta più capacità.  Quindi quali sono le nostre opzioni? Sale, acqua, gravità, aria molto calda, aria molto fredda ed enormi mucchi di sabbia possono venirci in aiuto.

LE CRITICITÀ DELLE BATTERIE AL LITIO

Prima di passare alle novità, dobbiamo parlare della batteria agli ioni di litio.  Si tratta del segmento di batterie in più rapida crescita al mondo. Le batterie al litio sono in grado di fornire una grande quantità di energia elettrica in brevi intervalli, per cui vengono utilizzate per l’elettronica di consumo e per le auto elettriche.  Inoltre, sono praticamente le uniche batteria che utilizziamo per immagazzinare energia rinnovabile su scala di rete.

Ma l’estrazione del litio è problematica.  Il processo di estrazione prevede il pompaggio di depositi d’acqua sotterranei in superficie. Per produrre una tonnellata di litio se ne utilizzano circa 70.000 litri.  Più della metà delle risorse del pianeta si trova tra Argentina, Bolivia e Cile e la loro estrazione consuma il 65% delle già scarse riserve idriche della regione.
Le batterie agli ioni di litio utilizzano anche il cobalto, che è costoso e viene estratto soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo. È noto come questa attività sia legata a sfruttamento, utilizzo di minatori bambini e devastazione delle comunità locali.

Le batterie al litio possono essere infiammabili. Inoltre, perdono capacità, quindi la longevità non è il loro forte.  Le batterie agli ioni di litio funzionano, ma non possono essere l’unica soluzione per immagazzinare energia, soprattutto su scala di rete.  Secondo l’AIE, entro il 2040 avremo bisogno di quasi 10.000 gigawattora di accumulo di energia in tutto il mondo per raggiungere gli obiettivi climatici.  Si tratta di una dimensione 50 volte superiore a quella del mercato attuale.

ACCUMULO IDROELETTRICO CON POMPAGGIO

Oggi è un’altra tecnologia, l’accumulo idroelettrico con pompaggio, a rappresentare il 96% della capacità di accumulo globale.  Questa si basa su principi gravitazionali piuttosto semplici: quando si ha un eccesso di energia, la si usa per pompare l’acqua in salita verso il serbatoio più alto.  Quando si vuole recuperare l’energia, si lascia che l’acqua scorra a valle e faccia girare un generatore a turbina.  Tuttavia, questi progetti sono difficili da costruire. Inoltre, molti di questi progetti funzionano all’interno di dighe idroelettriche convenzionali, che richiedono un grande capitale iniziale e danneggiano l’habitat locale.

LE ALTERNATIVE SOSTENIBILI ALLE BATTERIE DI LITIO

Lo stoccaggio di energia rinnovabile richiederà molta più flessibilità e modularità rispetto ai bacini idrici.  Un’alternativa promettente proviene da qualcosa che si può trovare sul tavolo della propria cucina: Il sale.

Il sodio è chimicamente simile al litio, essendo nello stesso gruppo della tavola periodica. Secondo Rosa Palacin, ricercatrice sulle batterie presso l’Istituto di Scienza dei Materiali di Barcellona, si tratta dell’alternativa più semplice perché imita la tecnologia delle batterie agli ioni di litio. Il sodio è però mille volte più abbondante, costa il 20-40% in meno e non è sensibile alle variazioni di temperatura.  Quindi, nessun problema di esplosione. Unico aspetto negativo, ha una densità energetica inferiore e quindi batterie più pesanti, motivo per cui non è stato commercializzato prima.  Se si tratta di una rete elettrica, però, questo non avrà molta importanza, dato che tutto è stazionario.  Sebbene batterie agli ioni di sodio siano già sul mercato, gli analisti prevedono che saranno prodotte su scala nei prossimi anni.
Sono in corso ricerche anche per le batterie al calcio, al magnesio e allo zinco, ma per queste la tecnologia è davvero a livello di dimostrazione in laboratorio.

A proposito di sale, e se potessimo immagazzinare l’energia sotto forma di calore in un sale estremamente caldo?  È quello che la società “Malta” sta facendo negli Stati Uniti. Prendono l’energia elettrica generata dalle rinnovabili, come l’eolico o il solare, o semplicemente dalla rete, e la convertono in energia termica.

Si è scoperto che il sale fuso è un ottimo conservatore di calore.  Assomiglia all’acqua e ha più o meno la stessa viscosità.  Ecco come funziona: quando viene generata elettricità in eccesso, l’energia viene utilizzata per riscaldare un grande serbatoio isolato di sale fuso a temperature molto elevate.  Un punto di fusione elevato significa che il sale può assorbire molta energia.  Perde poco di quel calore e può mantenerlo per oltre sei ore.  In confronto, le batterie al litio riescono a resistere solo per meno di quattro ore.  Quando la rete ha bisogno di energia, l’impianto riconverte il calore in elettricità attraverso una turbina.  Uno di questi impianti sarebbe sufficiente per una grande città, per almeno dieci ore.  Il primo impianto commerciale di Malta non debutterà prima del 2025.  Sebbene i costi dei materiali siano relativamente bassi e il sistema sia abbastanza scalabile, la sua efficienza è ancora inferiore a quella dell’idroelettrico e del litio.  La speranza è che il mercato lo renda fattibile

LE BATTERIE DI SABBIA

È possibile fare qualcosa di simile con i cumuli di sabbia.  Due ragazzi finlandesi hanno deciso di utilizzare alcuni cumuli locali per risolvere uno dei maggiori problemi energetici della Finlandia: il riscaldamento.  Invece di convertire il calore in elettricità, lo utilizzano direttamente.

“La capacità di accumulo è dell’ordine di 1.000 volte più economica di quella delle batterie al litio“, spiega Markku Ylönen, che ha co-fondato un’azienda che produce batterie a sabbia.  “Trasformiamo l’elettricità in calore.  Possiamo produrla in modo così economico da poter giocare con grandi volumi di energia”.  Quanta sabbia? 100 tonnellate di sabbia possono immagazzinare calore a circa 500-600°C per mesi.  Questo calore va poi direttamente a riscaldare gli edifici comunali.  Soprattutto, potrebbe fornire calore al settore dell’industria pesante, che è uno dei maggiori responsabili delle emissioni di gas serra.  Nei Paesi freddi, questa soluzione ha molto senso.  Attualmente l’azienda dispone di un sistema che riscalda Kankaanpää, una città del sud-ovest con una popolazione di 13.000 abitanti.  La batteria di sabbia da 100 tonnellate può tecnicamente rimanere calda per mesi, ma viene ricaricata in cicli di 2 settimane per mantenerla efficiente.  L’azienda sta anche cercando di procurarsi sabbia non utilizzata nell’industria edile, dato che anch’essa scarseggia, e punta a produrre batterie più grandi.

IL FUTURO DELLE BATTERIE

Teniamo presente che queste sono solo un paio di soluzioni. Ogni tecnologia presenta vantaggi e svantaggi, quindi deve trovare la sua applicazione specifica.  Gli investimenti si sono concentrati sulle nuove tecnologie per le batterie, spinti dal mercato dei veicoli elettrici.  Si prevede che il mercato globale su scala di rete crescerà del 25% all’anno fino al 2027.  Tra queste, il flusso redox sembra essere il più promettente.  Solo che non sono ancora commercialmente mature.  La verità è che non abbandoneremo gli ioni di litio tanto presto.  L’enorme domanda di auto elettriche significa che alcune delle tecnologie e delle efficienze in fase di sviluppo si riverseranno sulla rete.  La buona notizia e chegli investimenti ci sono.  La spesa per le batterie su scala di rete è aumentata di oltre il 60% nel 2020.  In fin dei conti, il costo è il fattore che più limita l’adozione di una nuova tecnologia.  Sarà il mercato a stabilire quanta strada hanno fatto e quanta ne faranno.

Sapevate che anche le pietre possono essere utilizzate come accumulatori di energia?  A quanto pare la natura ha ogni sorta di soluzione per noi.  Dobbiamo solo capire come usarle correttamente.

 

 

Il nuovo governo che ne pensa del software libero??

 

Carissimi lettori dopo davvero tanto riprendo la mia attività nell’associazione , mi scuso ma motivi personali (NIENTE DI GRAVE TRANQUILLI) mi impedivano di concentrarmi come voluto nelle sfide tecnologiche e sociali dei nostri tempi.

Per  restare nel topic confesso di essere preoccupato dato che è stato cancellato il ministero dell’innovazione e del digitale , cosa gravissima se pensiamo a quanto peso invece hanno queste tematiche nell’agenda europea del PNRR.

La cosa che più mi preoccupa e che tali tematiche vengano gestite fra le altre dal ministero delle Infrastrutture (da Matteo Salvini) e o da quello dello Sviluppo Economico, Imprese, Made in Italy, (da Adolfo Urso).

 

 

Nuove disposizioni per erogare accessi internet Liberi — Ovvero Ritorno al Passato!

Wi-fi free: al via la consultazione pubblica sulle linee guida per l’erogazione del servizio pubblico

Ecco che con tutto sto parlare di “cambiamento” e questa voglia di cambiare  tutto e tutti si va a cercare di cambiare anche le cose che magari vanno già bene!

E’ il caso delle norme sull’erogazione di accessi pubblici e gratuiti ad Internet da parte di enti pubblici.

Ad oggi la normativa consente la navigazione libera ed anonima agli utenti dei servizi pubblici quali: Ospedali, Biblioteche, Trasporti, Parchi, Piazze , Scuole ,etc etc, Purchè non ci sia scopo di lucro .

Questo in breve diceva il decreto “del fare” legge 98/2013.

Adesso non per fare dietrologia spicciola ma vi è certamente una spinta revisionista che potrebbe portare a ridurre la facilità e  l’anonimità degli accessi pubblici ad Internet , immaginare dietro a questa spinta retrograda gli interessi delle grandi compagnie telefoniche che spingono il “4 e 5 G” forse è peccato, ma come diceva una vecchia volpe :”a pensar male si fa peccato ma tante volte ci si azzecca!”.

C’è tempo fino all’8 Marzo per per postare commenti e suggerimenti sul forum, io brevemente suggerirei di focalizzarsi su questi:

  1. Se si pensa che restringere e rendere difficoltoso l’accesso pubblico ad internet, possa in qualche modo rendere più sicura la navigazione dei cittadini e controllare meglio eventuali azioni illegali dette CyberCrimini (iniziando dallo Stalking, fino a minacce o tentativi di insurrezioni), si sta commettendo un errore gravissimo, poiché i malintenzionati hanno mille modi per nascondersi dietro a trappole telematiche (Proxing, redirecting, jump through hoops , etc etc) .
  2. Invece di agire a livello di accesso è molto più produttivo agire a livello applicativo, dotando tutti i cittadini di una identità digitale e federando i più diffusi social (Facebook, twitter, Whatsup, etc) , in questo modo l’identità del navigatore verrà certificata al momento dell’uso e non sarà necessaria per coloro che semplicemente usano Internet per ottenere conoscenze ed informazioni , sarebbe come se il giornalaio per venderci un quotidiano ci chiedesse i documenti e annotasse in un blocco le nostre letture.

Per il momento chiudo quì , ripromettendomi di verificare la possibilità di stimolare ed organizzare un vero dibattito pubblico prima del fatidico 8 Marzo , sarebbe interessante conoscere al riguardo le opinioni dei responsabili delle migliori best pratice, e visto il clima elettorale a Firenze anche dei vari Candidati Sindaci e parlamentari eletti .

 

 

Come mantenere il vecchio numero telefonico e non pagare il canone

Cari internauti ed internaute,

rieccomi, dopo un po’ di pausa cerco di riprendere l’attività dell’associazione affrontando un tema che spero possa esserVi utile : Mantenere il vecchio e storico numero di telefono senza più pagare il canone! Nel mio caso per una internet Alice 20 mega pagavo quasi 50 euro al mese dato che avevo sia la linea dati che quella telefonica e questo senza nemmeno traffico !

Per invogliarVi a proseguire nella lettura vi anticiperò che alla fine sono riuscito ad ottenere una connessione internet da 30/30 Mega  al costo di 30 €/ Mese poi diventeranno 35 dopo un anno, ho risparmiato almeno 240 € all’anno di canone e triplicato la qualità e la velocità della internet  .

Premettiamo una considerazione, cioè: oggigiorno con lo smartphone abbiamo quasi tutti almeno 2 Giga/mese di internet (3G o 4G), inoltre  nelle case e anche nei luoghi di lavoro comincia ad esserci quasi ovunque internet WiFi o cablato, questo comporta un grande aumento dell’uso di WhattsApp come strumento comunicativo !

Detto questo va da se che il traffico telefonico tradizionale su cablato (vecchio telefono di casa) è notevolmente ridotto , molti usano il telefono fisso solo per cercare con lo squillo il cellulare sepolto sotto cuscini o in qualche borsa, o per rispondere a petulanti ed invadenti indagini di mercato o proposte commerciali!

Uno potrebbe domandarsi: “conviene allora mantenere anche il telefono fisso?”, beh qui il discorso si farebbe lungo , semplificando si può dire che conviene se abbiamo necessità di contattare call center (INPS, ACI, GESTORI TELEFONICI, etc) con numero verde, poichè le tariffe da fisso spesso sono completamente gratuite mentre da mobile si spende veramente tanto ogni minuto!

Ok dato che sarebbe noioso farlo adesso, approfondirò la questione del PERCHE’ rispondendo ai vostri commenti su questo articolo, veniamo allora al COME :

  1. Analisi costi attuali Adsl + Telefono (Nel mio caso 48 euro / Mese)
  2. Individuazione migliore offerta connessione internet SOLO DATI (nel mio caso FastWeb UltraFibra Joy 25 € + IVA al mese zero spese attivazione zero canone modem comodato)
  3. Individuazione miglior gestore Telefonico Voip (Voice Over Internet Protocol) (nel mio caso Olimontel 30 € una tantum portabilità numero e zero canone per sempre)
  4. Individuazione servizio gratuito Open Source per Server Sip solo Internet (nel mio caso ho scelto Ekiga.net)
  5. Individuazione miglior client per softPhone (Opzionale) nel mio caso in ambiente Linux Ekiga in ambiente Windows X-Lite .
  6. Scelta del miglior apparecchio telefonico Sip da tavolo (nel mio caso GrandStream Gpx 1620 per 48,80 € Iva compresa )

Una volta analizzati i dati e prese le opportune decisioni ecco come mi sono mosso:

  1. Ordinato linea FastWeb UltraFibra Joy senza portabilità linea adsl (per un mese ho mantenuto anche a vecchia Alice 20 mega)
  2. Ordinata portabilità del vecchio numero di casa usando il codice di migrazione che si trova indicato nella bolletta telecom tutto questo mi ha fatto risparmiare raccomandate , tempi lunghi per disdetta etc etc , infatti ho verificato che la portabilità del numero verso altro operatore implicitamente CHIUDE OGNI CONTRATTO TELECOM SU QUELLA LINEA.
  3. Ordinato telefono Ip
  4. Una volta attiva la linea FastWeb fatte verifiche connettività ed ottenuto picco di 70 Mega in Download e 30 in UpLoad.
  5. Configurato il telefono GrandStream (una figata) su due linee, una che usa la linea telefonica PSTN a costi bassissimi (operatore Olimontel) ed una completamente gratuita che usa Sip su IP sulla rete Open Ekiga (mi consente di chiamare il mio circuito familiare con ottima qualità a ZERO COSTI ) .
  6. Come ultima cosa mi raccomando che nel caso abbiate il modem Telecom in comodato d’uso lo rispediate al centro logistico per pacco postale, altrimenti ve lo addebiteranno in bolletta di chiusura.

Con fastweb abbiamo sperimentato per ora un guasto al nuovissimo modem router FastGate sostituito dopo 3 giorni a casa da tecnico FastWeb e in una giornata instabilità della connessione internet in un mese di servizio questo è quanto.

Ecco in breve raccontata la mia esperienza attendo vostri graditi commenti e-o osservazioni.

 

Le password !!! Oh mamma me la sono scordata !!!

Risultati immagini per furto di password

Salve oggi volevo affrontare il problema delle password e dare alcuni suggerimenti per rendere la vita di dura a chi ce le volesse rubare e più semplice a noi che le vorremo ricordare !!!

Le password sono la prima linea di difesa contro gli accessi non autorizzati al tuo computer. Più la password sarà complessa, maggiore sarà la protezione garantita.

Come creare una password sicura:

Utilizza almeno otto caratteri.
Non usare il tuo vero nome, né il tuo nome utente.
Evita di formare una parola completa.
Non scegliere password già usate.

Usa una combinazione di:

Lettere maiuscole e minuscole
Numeri
Caratteri speciali ( ! @ # $ % ^ & * ( ) – _ + = { [ } ] : ; < , > . ? / )
Cerca di usare password diverse per diversi account online. Ti sconsigliamo di creare un’unica password per tutti i siti web, giochi o applicazioni a cui hai accesso.

È consigliabile usare una combinazione casuale di lettere, numeri e caratteri speciali, ma non rendere la tua password troppo complicata altrimenti rischi di dimenticarla!
Ecco alcuni consigli su come tenere a mente una password complessa:

Crea un acronimo partendo da un’informazione semplice da ricordare. Scegli una frase per te significativa e riorganizza lettere, date o numeri.

Puoi anche partire da un’espressione facile da ricordare e sostituire lettere o parole con numeri, simboli ed errori ortografici.

Se pensi di aver bisogno di scrivere la tua password da qualche parte per ricordartela, assicurati di non etichettarla come password e conservala in un posto sicuro.

Crea tre livelli di sicurezza distinti per grado di efficacia per le applicazioni e i siti web che frequenti , il livello più elevato assegnalo ai pagamenti o alle operazioni bancarie e alle mail, quello intermedio ai dati di lavoro e quello minimo ai siti di giochi di informazione, shopping , viaggi etc etc.

Scegli un algoritmo per ogni livello per esempio per il livello più basso che sei certo non potrà mai procurarti danno in caso di smarrimento e furto scegli un sistema semplice esempio sito di acquisti di nome www.compra.it -> usare il nome in questo caso “compra” trasforma in maiuscole la prima e l’ultima lettera e aggiungi all’inizio le  cifre della data di nascita di un tuo parente (supponiamo 1931 ) sottrai il numero delle lettere che compone il nome del sito (in questo caso compra = 6) e ottieni 1925   alla fine aggiungi l’anno corrente e concludi con un segno di punteggiatura ammesso “_” o “%” . la password di livello basso diventa 1925ComprA2016% .

Quello che ho scritto è solo un esempio per farti capire come puoi creare un metodo univoco (stile criptazione) che ti consentirà di ricordare facilmente la password di un sito e non fornirà troppe indicazioni ad un eventuale ladro di identità, perchè quella password non  applicabile ad un altro sito.

Per gli altri due livelli di sicurezza scegli combinazioni più complicate !!!

Se hai bisogno di scrivere le password o i pin di carte di credito o altro usa un metodo per complicare la vita a chi dovesse rubarti il borsellino o scassinare il cassetto dove conservi le password , anche in questo caso  usiamo un metodo criptografico per esempio consiglio di sostituire la prima e l’ultima lettera della password con la precendente sulla prima e la successiva sulla seconda … (ovviamente invece della precedente puoi usare la terza prima e la quarta dopo) -> nel caso di una password = “1967GattO2016£” scriverai sul foglio “1967HarrP2016£“.

Risultati immagini per furto di password

Attenzione nuova bufala sull’apprendimento di lingue !!! Non si impara una nuova lingua in 2 SETTIMANE !!!

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Salve,

oggi sfogliando repubblica On-Line sono stato attratto da un banner pubblicitario che pareva quasi essere il riferimento ad un articolo , in effetti si apriva una pagina che dava l’impressione di essere una notizia d invece era una solita trovata “acchiappa polli” .

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Quando capita di ricevere notizie come questa che paiono miracolose e supportate da riferimenti pseudo scientifici consiglio vivamente di fare una ricerca internet con i nomi degli scienziati e-o della tecnica scientifica prima di prenderle in considerazione.

Fate attenzione perchè le bufale migliori hanno preparato delle pagine internet fasulle che confermano la “notizia” con testimonianze Facebook o di falsi articoli giornalistici, in questo caso consiglio di fare una ricerca con parola chiave su qualche organo di informazione tipo CNN o anche Repubblica e su FaceBook .

Ma se davvero è così miracoloso come metodo/rimedio e su internet non avete trovato notizie negative in merito prima di gettare soldi, tempo e illusioni consigliatevi con un conoscente che capisce qualcosa di quel settore e chiedete un suo parere .

Se vi fa piacere date una occhiata a questo interessante articolo in merito !

La truffa della “formula” Allen Collins

 

Guidiamo in sicurezza!

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Questo è il mio primo post sul blog e vorrei partire dalla sicurezza!

Personalmente ricevo continuamente email e messaggi, forse troppi e mentre sono alla guida, pur cercando di non farlo, la tentazione di leggere e rispondere a volte è troppo forte!

Ho cercato diverse soluzioni al problema e devo dire che al momento quella con cui mi sono trovato meglio è l’app Drivemode.

Come caratteristiche possiamo utilizzare navigatore, telefono e musica con una semplice interfaccia usabile senza dover guardare il telefono e, cosa veramente utilissima, possiamo ricevere e rispondere a messaggi sms, telegram, whatsapp e skype tutto con semplici comandi vocali senza mai distogliere le mani dal volante e lo sguardo dalla strada.

Resta sempre il consiglio di ignorare il telefono mentre siamo alla guida ma in caso di necessità ve lo consiglio vivamente!

Puoi scaricarlo per cellulari Android cliccando qui

Ciao, Marco

 

 

Quando lo smartphone ti aiuta a far la spesa

Oggi vorrei segnalare un simpatico ed utile utilizzo dello smartphone ossia la nota spesa.

listaspesa

La versione che vi segnalo consente anche l’input vocale , potete quindi dettare la spesa al telefonino e questa comparirà nell’elenco , in effetti va fatta un po’ di pratica ma se l’ambiente dove dettate la spesa non è rumoroso alla fine sarà semplice e divertente comporre la spesa.

Il link dell’App è https://play.google.com/store/apps/details?id=com.tksolution.einkaufszettelmitspracheingabe&hl=it

Un consiglio è comodo fare la spesa con lo smartphone solo che dovete stare davvero attenti, un attimo di distrazione e il vostro smartphone finisce sopra il banco della frutta e da lì magari per errore nel cesto della spesa di un’altra persona.

Un accessorio intelligente potrebbe essere una collanina da attaccare alla custodia del cell. in modo da averlo appeso , un po’ come gli occhiali .

Buona spesa e grazie per l’attenzione

 

Telecamere Ip – Come tenere sotto controllo la casa e anche altro …

Una delle cose che spesso mi chiedono è se esiste un sistema economico e pratico per tenere la casa sotto controllo quando siamo fuori .

In effetti usare una telecamera ONVIF  (Open Network Video Interface Forum) può essere una ottima opzione sia per realizzare un sistema di allarme domestico che per verificare le condizioni meteo (con relativi possibili danni).

Vi terrò aggiornati ho appena acquistato una di queste telecamere e appena arriva comincerò a testarla.

Se avete domande o necessità in merito usate il modulo contatti e richiedete Help 🙂

 

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